Vitamina D, cos'è e a cosa serve
La vitamina D è un principio di cui il corpo umano non può fare a meno, in quanto indispensabile per il corretto svolgimento di diverse funzioni vitali.
Cos’è e dove la si trova?
Il nostro organismo è capace di sintetizzare la vitamina D da solo grazie alla semplice esposizione alla sole, che ne è la fonte principale: nelle cellule della pelle è presente un precursore di questa vitamina, che è riesce a trasformarsi in essa quando colpito dalle radiazioni solari.
Oltre al sole, parliamo di un principio che è possibile assimilare anche attraverso l’alimentazione o grazie agli integratori. Ne hanno buone dosi latte, yogurt intero, olio di fegato di merluzzo, il pesce (aringa, sgombro, salmone, sardine), fegato di suino e uova.
Le fonti vegetali di vitamina D sono molto poche: su tutte i funghi possono contenerne discrete dosi, ma solo quando coltivati all’aperto.
A cosa serve?
La vitamina D è fondamentale per garantire la corretta mineralizzazione di ossa e denti ed è funzionale anche per il mantenimento delle giuste dosi di calcio presenti nel sangue: agisce da regolatrice della liberazione del calcio e prende parte nel processo che lo porta a depositarsi nelle ossa.
È benefica anche per il proprio aspetto estetico, in quanto supporta la proliferazione e la differenziazione dei cheratinociti, ossia il turn-over cellulare e il mantenimento di una pelle sana e giovane. È benefica in questo senso anche perché prende parte al ciclo cellulare dei follicoli piliferi e protegge le strutture delle cellule dalle mutazioni causate dai raggi UV e stimola la rivascolarizzazione e la riepitelizzazione cutanea, in caso di lesioni.
È indispensabile per la salute di reni, arterie oltre a essere un neurotrasmettitore fondamentale per far sì che avvenga una corretta contrazione di cuore e muscoli.
La Vitamina D è indispensabile anche per garantirsi un sistema immunitario in salute: secondo alcuni studi, la Vitamina D agisce da attivatore dei linfociti T, le cellule che identificano i virus e i batteri e li attaccano per difendere l’organismo. Più nello specifico, sembra che essa stimoli la produzione di un recettore presente nei linfociti, che riescono in tal modo a riconoscere rapidamente i patogeni e a far partire la risposta immunitaria.
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